domenica 28 settembre 2014

Una Ryder Cup tutta Europea!

Tre giornate spettacolari di golf sul campo di Gleneagles. Il team Europe doveva difendere la coppa vinta a Medinah, in Illinois, due anni fa.
Ma a differenza dell'edizione svoltasi in America, la squadra guidata da Paul McGinley stavolta partiva da favorita, soprattutto per l'assenza di Tiger Woods tra gli statunitensi.


Tra ali di folla incredibili, con il pubblico scozzese che gridava a gran voce i nomi dei campioni che si stavano sfidando sul campo, i migliori golfisti al mondo si sono dati da subito battaglia,
I più attesi erano McIlroy, Rose e Garcia tra gli europei, Furyk, Mickelson e Fowler nel team USA.

E poi c'erano anche i punti deboli, come Poulter, arrivato alla Ryder dopo una stagione deludente, Gallacher che aveva ottenuto una wild card, ma si temeva avrebbe pagato la tensione di giocare in casa, e il duo Westwood-Stenson diverso da quello spettacolare di qualche anno fa.
Gli Stati Uniti dalla loro schieravano due rookies, Spieth e Reed, che il capitano Tom Watson non era convinto di schierare da subito, la prima di Walker nonostante i suoi 35 anni, e un Bubba Watson non al meglio.

Ma la lotta per l'onore, perché nella Ryder non ci sono premi, ha fatto saltare tutti i pronostici, la coppia dei ragazzini Spieth-Reed è diventata ben presto terribile contro un Gallacher deludente, Rose e Stenson hanno sfoderato un golf incredibile, McIlroy è parso contratto.

Dopo le prime 4 sfide del venerdì mattina gli USA sono in vantaggio, ma nel pomeriggio parte il Foursome in cui gli Europei hanno sempre mostrato il loro gioco migliore. E infatti Donaldson e Westwood sorprendono Kuchar e Furyk, il rookie europeo Dubuisson insieme a McDowell battono Mickelson e un Bradley che compie troppi errori dal tee di partenza.
Situazione ribaltata e giornata chiusa con una grande rimonta della coppia dei sogni Garcia e McIlroy su Walker e Fowler.

Il sabato la situazione non cambia, con Rose e Stenson che guidano gli europei, mentre i giovani terribili Reed e Spieth continuano a macinare vittime, chiudendo con 5 punti di vantaggio su Kaymer e Bjorn, con un -8 nelle ultime 6 buche. Ma nel pomeriggio l'Europa scava il solco, McIlroy e Garcia inseparabili alzano il livello di gioco, il "Garfield" del golf, Dubuisson, e G-Mac si dimostrano i migliori "demolendo" Fowler e Walker.
Il team detentore della Ryder arriva all'ultima giornata con ben 4 punti di vantaggio, 10-6, e basterà vincere 4 match per tenere la Coppa.

I singoli si aprono con McDowell contro Spieth, Stenson contro Reed, ma soprattutto con una sfida stupenda tra McIlroy e Fowler, il numero 1 al mondo contro il miglior giocatore nel circuito americano nel 2014. Ed è proprio in questo match che probabilmente si decde dove andrà a finire la Coppa.
Rory entra in campo deciso, birdie, eagle e un altro birdie nelle prime tre buche. Fowler è sotto pressione e non riesce a reagire ai fantastici colpi del nord irlandese. Anche Kaymer, nel sesto match contro un campione come Bubba Watson, ha intenzione di rivivere i momenti di Medinah, quando mise il punto decisivo della rimonta, che sancì la vittoria dell'Europa. Sul putt il tedesco è perfetto, non trema più come nel foursome del sabato.

Con due punti già garantiti, sembra già fatta per la squadra di Paul McGinley, ma la vittoria di Mickelson con Gallacher, e di Reed con Stenson, galvanizzano gli Stati Uniti che provano a quel punto il tutto per tutto. Furyk sfodera un colpo più spettacolare dell'altro con Garcia, Kuchar allunga su Bjorn, Mahan tenta di sconfiggere Rose.
Ma a quel punto c'è il gallese Donaldson, più 4 su Keegan Bradley, e sul green della 15 può partire la festa.


Le telecamere e i fotografi sono tutti per Jamie. Tedeschi, spagnoli, francesi, inglesi e anche italiani sono tutti uniti in questa grande vittoria. Da quando nel 1979 gli inglesi chiesero aiuto al resto d'Europa per sconfiggere la corazzata statunitense, i paesi della comunità hanno vinto ben 11 delle 18 edizioni svoltesi. Vedere le varie bandiere europee sventolare insieme è l'emozione più grande.
I ricordi si sprecano, da Nick Faldo a Seve Ballesteros, Olazabal e Garcia sono in lacrime per la commozione, l'abbraccio di McGinley a Ian Poulter fa capire quanto è stata importante la sua presenza per il gruppo, nonostante la forma non eccezionale dell'inglese.
Per il capitano del team Europa è la sesta Ryder Cup, 3 da giocatore, 2 da vice di Olazabal e Montgomerie nel 2012 e nel 2010, e la prima da capitano.

La gara si chiude con il mezzo punto del 16,5-11,5 di Dubuisson, davanti a 40mila spettatori sul green della 18, con McIlroy pronto a stappare la bottiglia innaffiando il francese e far partire i festeggiamenti finali. Fra 2 anni ci si ritrova in Minnesota, con il team Europa ancora chiamato a difendere la Coppa, sperando di ritrovare qualche italiano.


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