domenica 28 settembre 2014

Il Mondiale è polacco: vince Kwiatkowski!

La prima parte del Mondiale non era andata molto bene per gli azzurri, quasi mai presenti nelle cronometro, con Malori nella prova a tempo maschile entrato nella top ten, ma mai vicino al podio.
Poi sono arrivate le prime soddisfazioni, il secondo posto della Bertizzolo nella gara Junior femminile, i podi mancati per poco dal giovane Affini, tra i Juniores e il 4^ posto della Bronzini tra le donne professioniste.


E' arrivata la gara più attesa, quella dei ciclisti più forti, tra il fortissimo team spagnolo, e il nostro squadrone combattivo guidato da Nibali e Aru.
Come in una gara degna di un Mondiale, ci hanno provato in molti sul circuito di Ponferrada, una fuga di una decina di corridori, tra cui Tony Martin, Navarro, Taaramae e i nostri Visconti e Giampaolo Caruso, ha raggiunto perfino i 10 minuti di vantaggio.
Ma sotto la pioggia battente, il gruppo si è riportato sotto, riprendendo i fuggitivi quando mancavano meno di 40 km al traguardo.

Ma i tentativi non si sono fermati qui, con il forcing della squadra azzurra che ha scremato il gruppo nel penultimo giro, e lo scatto di De Marchi che si è portato dietro il danese Andersen e il francese Gautier. A loro si è aggiunto il bielorusso Kyrienka, con cui hanno raggiunto i 45 secondi di vantaggio quando è cominciato il giro finale.


Gli spagnoli prima e i belgi dopo non volevano però lasciare spazio ai 4 leaders, e metro dopo metro hanno recuperato terreno. Dopo il primo strappo, sono solo 10 i secondi di vantaggio, e a quel punto è Kwiatkowski a provare la fiammata decisiva. Il polacco lascia tutti sui sellini, e comincia l'ultima salita da solo. Dietro si danno battaglia, ci prova Purito Rodriguez, poi Gerrans e Valverde. Il gruppo esplode, ma Kwiatkowski continua senza fermarsi, con una decina di secondi sui diretti inseguitori e 3 kilometri da percorrere in falsopiano.

A questo punto l'Italia e la Germania provano a ricompattare il gruppo per potersi ancora giocare il titolo, ma l'impresa è ardua. Alla fine tra le squadre più attese, c'è ancora una sorpresa, il polacco Kwiatkowski che trionfa davanti all'australiano Gerrans e allo spagnolo Valverde, sesta medaglia consecutiva per lui. E' un oro storico per la Polonia, che avevano conquistato solo un argento nel 2000 con Spruch. Deluse Belgio, con due uomini non sfruttati nel gruppetto per il secondo posto. e con gli azzurri presenti in ogni fuga tranne in quella decisiva, con Aru amareggiato, e De Marchi dispiaciuto per non aver avuto la gamba, quando Kwiatkowski ha dato lo scatto della vittoria.

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