martedì 30 settembre 2014

Una grande Roma ferma sull'1-1 il Manchester City

Riprende da Manchester il cammino europeo della Roma, cominciato magnificamente due settimane fa con la vittoria netta per 5-1 contro il Cska Mosca.
Adesso si inizia a fare sul serio, c'è bisogno di far punti contro le dirette avversarie per la qualificazione agli ottavi. La squadra di Rudi Garcia si presenta in campo senza De Sanctis in porta, ma con il 23enne polacco Skorupski, mentre l'attacco è affidato a Totti e Gervinho, con Florenzi, Pjanic, Nainggolan e Keita a sostenere le azioni offensive. Assenza importante anche per il City, con Nasri seduto in tribuna.


Pronti, partenza, via e la squadra di casa è già in vantaggio: su un'innocua palla al centro dell'area, Maicon trattiene Aguero e commette fallo da rigore. E' lo stesso Aguero che dal dischetto è freddo e cinico, e il Manchester è già in vantaggio.
La Roma potrebbe accusare il colpo, ma i tanti supporter arrivati dalla capitale ridanno vigore a Totti e compagni. Il gioco si sposta per tutto il primo tempo nella metà campo degli inglesi, e lo stesso Maicon dopo tre minuti potrebbe pareggiare la partita ma stampa il pallone sulla traversa.
Il pubblico di Manchester col passare del tempo si ammutolisce, la Roma impone la sua velocità, e al 25esimo pareggia i conti: lancio preciso sui piedi del "Pupone", che scucchiaia un pallonetto delizioso su Hart in uscita.


Da questo momento Totti, con questa 37esima rete, diventa il giocatore più anziano a segnare un gol nella competizione europea. A 38 anni rompe il tabù dell'astinenza contro le squadre inglesi e un altro record nel suo ricco palmarès.
La Roma sa che deve continuare a spingere sull'acceleratore, Gervinho è una spina nella difesa del City, Totti continua a inventare, e la squadra di pellegrini appare in difficoltà. Ma i ragazzi di Garcia non sfruttano le occasioni che capitano sui loro piedi, compresa una conclusione di Gervinho, e un cross di Maicon che Cole, avventuratosi in attacco, non è riuscito a impattare.

I giallorossi però hanno capito di avere una marcia in più rispetto ai Citizens, e nel secondo tempo riprendono a martellare il reparto difensivo, soprattutto con Maicon. Infatti Pallegrini capisce la difficoltà di Jesus Navas nel contenere il brasiliano, e manda in campo Milner.
Ma il cambio non sembra risolvere i problemi dei campioni in carica della Premier. Prima Florenzi, e poi Pjanic per ben due volte, non riescono a concretizzare il vantaggio.

Poi al 63esimo è il momento di Lampard per Dzeko, una sostituzione che farebbe pensare a maggiore copertura per il City. Invece è la svolta per la squadra di Pellegrini.
la Roma è stanca, mentre il Manchester sembra avere ancora tante forze e con la fantasia dell'ex Chelsea inizia a mettere gli avversari alle corde. Yanga-Mbiwa e Keita però sono attenti sull'inserimento di Fernandinho.


Sull'altro versante Totti si avventura con un dribbling a pochi metri da Hart, ma su una palla ribattuta Pjanic spara alto. E' praticamente l'ultima occasione per la Roma, perché dopo qualche minuto, con l'uscita di Totti per Iturbe, è il City a provare più volte a vincere la partita. Oltre a Lampard, si sveglia anche Silva, che prima tenta di servire l'assist decisivo per i compagni, poi confeziona un'azione quasi perfetta con Lampard e Zabaleta, ma la difesa romana non lascia spazi.


E' un pareggio positivo per la Roma, nonostante un gioco più spumeggiante per 70 minuti che gli avrebbero permesso anche i tre punti. Considerando le tante assenze, specialmente in difesa, e con poco turnover, la squadra di Garcia ha tenuto benissimo il campo.

Nel girone il Bayern Monaco vince di misura a Mosca grazie a un rigore, e si porta a 6, con la Roma che mantiene i 3 punti sul City. Nelle altre partite della serata, vittoria del Chelsea, sul campo dello Sporting Lisbona, pareggi di Ajax, Shalke e soprattutto del Porto che rimonta due gol di svantaggio nel recupero allo Shaktar, il Bate Borisov sorprende l'Atletico Bilbao, e il big-match del martedì, tra PSG e Barcellona, si è risolto a favore dei francesi, con il primo gol di Verratti, mentre agli spagnoli non è bastata la 68esima rete di Messi.
Domani la Juve nella difficile trasferta di Madrid contro l'Atletico.

domenica 28 settembre 2014

Una Ryder Cup tutta Europea!

Tre giornate spettacolari di golf sul campo di Gleneagles. Il team Europe doveva difendere la coppa vinta a Medinah, in Illinois, due anni fa.
Ma a differenza dell'edizione svoltasi in America, la squadra guidata da Paul McGinley stavolta partiva da favorita, soprattutto per l'assenza di Tiger Woods tra gli statunitensi.


Tra ali di folla incredibili, con il pubblico scozzese che gridava a gran voce i nomi dei campioni che si stavano sfidando sul campo, i migliori golfisti al mondo si sono dati da subito battaglia,
I più attesi erano McIlroy, Rose e Garcia tra gli europei, Furyk, Mickelson e Fowler nel team USA.

E poi c'erano anche i punti deboli, come Poulter, arrivato alla Ryder dopo una stagione deludente, Gallacher che aveva ottenuto una wild card, ma si temeva avrebbe pagato la tensione di giocare in casa, e il duo Westwood-Stenson diverso da quello spettacolare di qualche anno fa.
Gli Stati Uniti dalla loro schieravano due rookies, Spieth e Reed, che il capitano Tom Watson non era convinto di schierare da subito, la prima di Walker nonostante i suoi 35 anni, e un Bubba Watson non al meglio.

Ma la lotta per l'onore, perché nella Ryder non ci sono premi, ha fatto saltare tutti i pronostici, la coppia dei ragazzini Spieth-Reed è diventata ben presto terribile contro un Gallacher deludente, Rose e Stenson hanno sfoderato un golf incredibile, McIlroy è parso contratto.

Dopo le prime 4 sfide del venerdì mattina gli USA sono in vantaggio, ma nel pomeriggio parte il Foursome in cui gli Europei hanno sempre mostrato il loro gioco migliore. E infatti Donaldson e Westwood sorprendono Kuchar e Furyk, il rookie europeo Dubuisson insieme a McDowell battono Mickelson e un Bradley che compie troppi errori dal tee di partenza.
Situazione ribaltata e giornata chiusa con una grande rimonta della coppia dei sogni Garcia e McIlroy su Walker e Fowler.

Il sabato la situazione non cambia, con Rose e Stenson che guidano gli europei, mentre i giovani terribili Reed e Spieth continuano a macinare vittime, chiudendo con 5 punti di vantaggio su Kaymer e Bjorn, con un -8 nelle ultime 6 buche. Ma nel pomeriggio l'Europa scava il solco, McIlroy e Garcia inseparabili alzano il livello di gioco, il "Garfield" del golf, Dubuisson, e G-Mac si dimostrano i migliori "demolendo" Fowler e Walker.
Il team detentore della Ryder arriva all'ultima giornata con ben 4 punti di vantaggio, 10-6, e basterà vincere 4 match per tenere la Coppa.

I singoli si aprono con McDowell contro Spieth, Stenson contro Reed, ma soprattutto con una sfida stupenda tra McIlroy e Fowler, il numero 1 al mondo contro il miglior giocatore nel circuito americano nel 2014. Ed è proprio in questo match che probabilmente si decde dove andrà a finire la Coppa.
Rory entra in campo deciso, birdie, eagle e un altro birdie nelle prime tre buche. Fowler è sotto pressione e non riesce a reagire ai fantastici colpi del nord irlandese. Anche Kaymer, nel sesto match contro un campione come Bubba Watson, ha intenzione di rivivere i momenti di Medinah, quando mise il punto decisivo della rimonta, che sancì la vittoria dell'Europa. Sul putt il tedesco è perfetto, non trema più come nel foursome del sabato.

Con due punti già garantiti, sembra già fatta per la squadra di Paul McGinley, ma la vittoria di Mickelson con Gallacher, e di Reed con Stenson, galvanizzano gli Stati Uniti che provano a quel punto il tutto per tutto. Furyk sfodera un colpo più spettacolare dell'altro con Garcia, Kuchar allunga su Bjorn, Mahan tenta di sconfiggere Rose.
Ma a quel punto c'è il gallese Donaldson, più 4 su Keegan Bradley, e sul green della 15 può partire la festa.


Le telecamere e i fotografi sono tutti per Jamie. Tedeschi, spagnoli, francesi, inglesi e anche italiani sono tutti uniti in questa grande vittoria. Da quando nel 1979 gli inglesi chiesero aiuto al resto d'Europa per sconfiggere la corazzata statunitense, i paesi della comunità hanno vinto ben 11 delle 18 edizioni svoltesi. Vedere le varie bandiere europee sventolare insieme è l'emozione più grande.
I ricordi si sprecano, da Nick Faldo a Seve Ballesteros, Olazabal e Garcia sono in lacrime per la commozione, l'abbraccio di McGinley a Ian Poulter fa capire quanto è stata importante la sua presenza per il gruppo, nonostante la forma non eccezionale dell'inglese.
Per il capitano del team Europa è la sesta Ryder Cup, 3 da giocatore, 2 da vice di Olazabal e Montgomerie nel 2012 e nel 2010, e la prima da capitano.

La gara si chiude con il mezzo punto del 16,5-11,5 di Dubuisson, davanti a 40mila spettatori sul green della 18, con McIlroy pronto a stappare la bottiglia innaffiando il francese e far partire i festeggiamenti finali. Fra 2 anni ci si ritrova in Minnesota, con il team Europa ancora chiamato a difendere la Coppa, sperando di ritrovare qualche italiano.


Il Mondiale è polacco: vince Kwiatkowski!

La prima parte del Mondiale non era andata molto bene per gli azzurri, quasi mai presenti nelle cronometro, con Malori nella prova a tempo maschile entrato nella top ten, ma mai vicino al podio.
Poi sono arrivate le prime soddisfazioni, il secondo posto della Bertizzolo nella gara Junior femminile, i podi mancati per poco dal giovane Affini, tra i Juniores e il 4^ posto della Bronzini tra le donne professioniste.


E' arrivata la gara più attesa, quella dei ciclisti più forti, tra il fortissimo team spagnolo, e il nostro squadrone combattivo guidato da Nibali e Aru.
Come in una gara degna di un Mondiale, ci hanno provato in molti sul circuito di Ponferrada, una fuga di una decina di corridori, tra cui Tony Martin, Navarro, Taaramae e i nostri Visconti e Giampaolo Caruso, ha raggiunto perfino i 10 minuti di vantaggio.
Ma sotto la pioggia battente, il gruppo si è riportato sotto, riprendendo i fuggitivi quando mancavano meno di 40 km al traguardo.

Ma i tentativi non si sono fermati qui, con il forcing della squadra azzurra che ha scremato il gruppo nel penultimo giro, e lo scatto di De Marchi che si è portato dietro il danese Andersen e il francese Gautier. A loro si è aggiunto il bielorusso Kyrienka, con cui hanno raggiunto i 45 secondi di vantaggio quando è cominciato il giro finale.


Gli spagnoli prima e i belgi dopo non volevano però lasciare spazio ai 4 leaders, e metro dopo metro hanno recuperato terreno. Dopo il primo strappo, sono solo 10 i secondi di vantaggio, e a quel punto è Kwiatkowski a provare la fiammata decisiva. Il polacco lascia tutti sui sellini, e comincia l'ultima salita da solo. Dietro si danno battaglia, ci prova Purito Rodriguez, poi Gerrans e Valverde. Il gruppo esplode, ma Kwiatkowski continua senza fermarsi, con una decina di secondi sui diretti inseguitori e 3 kilometri da percorrere in falsopiano.

A questo punto l'Italia e la Germania provano a ricompattare il gruppo per potersi ancora giocare il titolo, ma l'impresa è ardua. Alla fine tra le squadre più attese, c'è ancora una sorpresa, il polacco Kwiatkowski che trionfa davanti all'australiano Gerrans e allo spagnolo Valverde, sesta medaglia consecutiva per lui. E' un oro storico per la Polonia, che avevano conquistato solo un argento nel 2000 con Spruch. Deluse Belgio, con due uomini non sfruttati nel gruppetto per il secondo posto. e con gli azzurri presenti in ogni fuga tranne in quella decisiva, con Aru amareggiato, e De Marchi dispiaciuto per non aver avuto la gamba, quando Kwiatkowski ha dato lo scatto della vittoria.

martedì 23 settembre 2014

LaPizza del Martedì

E' stata la domenica della finale del Mondiale di pallavolo maschile! E' stato il trionfo dei padroni di casa della Polonia, in un sfida che ha visto, ancora una volta, Davide battere Golia.


I brasiliani erano i favoriti in assoluto, con un percorso perfetto dalla prima partita della prima fase, con 9 vittorie consecutive e solo 4 set offerti agli avversari. Poi è arrivata la prima sconfitta nella terza fase, proprio con la Polonia che ha ritrovato in finale, una specie di avvisaglia di quello che sarebbe potuto accadere.
La strada dei polacchi è stata invece più contorta, con tante partite vinte al 5^ set, soprattutto quelle fondamentali e sudatissime con Iran e Francia, che hanno permesso il passaggio alla terza fase, prima del doppio 3-2 a Brasile e Russia che è valso le semifinali.

Nei due incontri che decidevano le finaliste, si sono viste giocate fenomenali e lotte punto a punto, con la Francia che aveva costretto i campioni in carica al 16-14 nel quinto set, mentre i tedeschi avevano costretto i beniamini di casa a lungo maratone nei primi 2 set, prima di arrendersi nel quarto.
La finale si era messa subito bene per i carioca, con un primo set dominato sotto rete, ma nel secondo c'è stata una reazione incredibile dei polacchi, spinti dal tifo assordante, e dalle bombe sganciate da Mika, autore di 22 punti. Lucas e Lucarelli su tutti, hanno provato a riportare sotto i brasiliani, ma nei punti decisivi riuscivano sempre a spuntarla i biancorossi.
La Polonia torna ad essere campione del mondo dopo la vittoria del 1974 in Messico, mentre il Brasile ha dovuto interrompere la striscia di 3 edizioni vinte consecutive. Bronzo storico per la Germania sul podio solo nel 1970 in Bulgaria, vincitrice come Germania Est.
Oggi inizia il mondiale delle donne, con l'Italia che debutta con la Tunisia.


Nonostante un sabato combattuto e i problemi elettronici di Rosberg sulla griglia di partenza, la Mercedes è riuscita a vincere anche lo spettacolare Gran Premio in notturna di Singapore, nel 14esimo appuntamento di F1, con l'altro suo pilota, Lewis Hamilton.
Dopo la debacle di Rosberg, si era creato uno spazio davanti alle Red Bull che occupavano la seconda fila, ma più che attaccare l'inglese della Mercedes, si sono dovuti guardare le spalle dall'attacco di Alonso, che era riuscito a infilarle subito alla prima curva. Lo spagnolo però è andato al bloccaggio della ruota, costringendosi a tagliare la chicane, e a dover cedere la seconda posizione a Vettel per non incorrere in penalizzazioni.
Mentre Hamilton prendeva un po' di largo, il ferrarista è rimasto attaccato al tedesco sorpassandolo nel gioco dei pit stop. Le posizioni si sono stabilite fino ad una ventina di giri dal termine, quando in un incidente Perez ha distrutto l'alettone, lasciando molti detriti sulla pista, costringendo la Safety Car ad entrare in pista. A quel punto Alonso ha optato per il cambio di gomme, cedendo la posizione alle due Red Bull, e la scelta è stata fatale, perché lo spagnolo non è più riuscito a sorpassare Vettel e Ricciardo nonostante fosse rimasto attaccato a loro fin sul traguardo. Con questa vittoria Hamilton supera il compagno di scuderia in classifica, mentre un'altra delusione ha inaugurato la nuova presidenza di Marchionne, arrivata in seguito all'addio di Montezemolo.


Nell'ultima gara sul circuito europeo che anticipa il più grande evento dell'anno di golf, la Ryder Cup che vede opposti i team Usa e Europa, sul prato verde del Galles vince a fatica l'olandese Luiten, il quale nonostante il decimo posto nella Race To Dubai, non farà parte dell'European Team. 
Finale sofferto, con un errore anche alla 18 che poteva costringere il golfista 28enne al playoff con Fleetwood, autore di un giro in 67, e Shane Lowry, con cui divideva il campo e che gli metteva pressione da vicino. Bene anche Edoardo Molinari a metà giro perfino in testa al gruppo, prima di commettere un errore alla 15, recuperato all'ultima buca e chiudendo al quarto posto.
Troppi errori col putt per Dodo, bastone che aveva funzionato per tutto il weekend. Super giro finale del fratello Francesco, che gli ha permesso di recuperare una quarantina di posizioni, chiudendo vicino alla 15esima posizione e a ridosso del -11 di Pavan, che a sua volta sta provando a conquistare la carta per il prossimo anno.


Beffa finale per l'Italia del baseball, con la finale degli Europei persa però meritatamente contro gli eterni rivali dell'Olanda. Così come nella ultima sfida della seconda fase, che aveva visto il team orange andare subito in vantaggio per 5-0, anche in finale hanno preso subito il largo, difendendosi egregiamente, con gli azzurri che non sono mai riusciti a sfruttare le basi guadagnate.
Poi nel settimo inning sono arrivati 3 punti consecutivi che hanno riacceso le speranze dell'Italia, ma a quel punto gli olandesi non hanno concesso più niente, chiudendo anche con il punto del 6-3 finale.
E' il ventunesimo successo per loro in 33 edizioni degli europei, mentre si interrompe la striscia di due vittorie consecutive per gli azzurri.


La stagione di calcio ha iniziato a farsi più intensa con il primo turno di Champions ed Europa League in settimana, e con la seconda giornata di Serie A terminata ieri sera con un doppio posticipo. Il Napoli e l'Inter che si erano comportate benissimo in Europa, così come le altre squadre italiane impegnata mercoledì e giovedì scorso, non sono riuscite a ripetersi in campionato, con la squadra di Benitez che perde la seconda di seguita, contro l'Udinese di Stramaccioni, mentre i nerazzurri si sono fatti bloccare dal Palermo, con i rosanero andati in vantaggio prima di essere raggiunti dal gol di Kovacic. Bene Juve e Roma, con Allegri che vince contro la sua ex squadra ancora grazie a Tevez, mentre la squadra di Garcia continua a migliorare il suo gioco battendo 2-0 il Cagliari di Zeman. A sorpresa al 4^ posto il Verona di Mandorlini, rinnovato ma ancora vincente.
Mercoledì si riprende con il turno infrasettimanale che vedrà il derby della Lanterna tra Genoa e Samp.


Nei campionati europei, spiccano in Spagna l'8-2 del Real Madrid a La Coruna e il 5-0 del Barcellona in casa del Levante. Da emozione l'1-1 firmato all'87 da Frank Lampard al suo Chelsea, permettendo al Manchester City di non far scappare in classifica la squadra di Mourinho. Primo gol anche per Cambiasso nel 5-3 al deludente Manchester United. In Francia, dove troviamo tre capoliste, con Marsiglia, Bordeaux e Saint Etienne, il Paris Saint Germain ottiene il quarto pareggio in 6 giornate, fermato sull'1-1 in casa contro il Lione. Sono ben 4 in prima posizione in Bundesliga, tra cui il Bayern, senza reti nella sfida contro l'Amburgo. Insieme alla squadra di Guardiola, la neo promossa Paderborn, l'Hoffenheim e il Mainz, che nell'ultima giornata ha battuto per 2-0 il Borussia di Immobile, che si era conquistato un rigore, sbagliato poi dall'ex Torino.


Settimana di transito per il tennis con tornei minori come Metz per gli uomini, in cui ha trionfato il belga Goffin, e gli open in Cina, Corea e Giappone, con Monica Nicolescu vittoriosa sulla francese Cornet a Guangzhou, la ceca Pliskova che ha avuto la meglio sulla statunitense Lepchenko a Seul, mentre in una finale più prestigiosa a Tokyo, la serba Ivanovic ha battuto in due set la danese Wozniacki, che è arrivata di nuovo fino in fondo dopo il titolo mancato degli Us Open, con la sconfitta per mano della Williams. Per Ana è il quarto titolo stagionale.

giovedì 18 settembre 2014

Anche in Europa League le italiane rialzano la testa!

Inizia alla grande anche l'avventura delle italiane in Europa League.
Tre vittorie e un pareggio, ma soprattutto buoni segnali da Fiorentina e Napoli che non hanno cominciato benissimo in campionato.


L'Inter vince in Ucraina, contro una della due squadre con cui si contenderà il passaggio del girone. Ottimo anche l'altro risultato del gruppo F, con il Saint Etienne che è uscito con un scialbo 0-0 dalla trasferta in Azerbaijan sul campo del Qarabag.
Il momento saliente nella sfida contro il Dnipro, è stata l'espulsione arrivata per doppio giallo al centrocampista Rotan, che ha dato maggior fiducia agli uomini di Mazzarri. Infatti il vantaggio è arrivato 4 minuti dopo, su azione insistita dei nerazzurri, risolta con un colpo di testa di Guarin che ha innescato D'Ambrosio, il quale si è liberato in piena area dalla marcatura di due difensori, e ha concluso facendo passare il pallone sotto al corpo del portiere.
Dopo è stata semplice amministrazione, facilitata dalla superiorità numerica.


E' andata in maniera simile la partita della Fiorentina, che però era passata in vantaggio già alla mezzora del primo tempo, con una splendida conclusione di Vargas.
Esattamente 4 minuti dopo Diallo, del Guingamp, ha dovuto lasciare il campo in seguito a una doppia ammonizione. Da quel momento è tutto in discesa per i viola che nel secondo tempo hanno preso il largo, con Cuadrado e il giovane Bernardeschi a segno. 


Grande prestazione anche del Napoli, che ha reagito magnificamente alla rete subita dopo 14 minuti dal centrocampista dello Sparta Praga, Husbauer. Segnale forte anche alla tifoseria del San Paolo, ammutolita dopo lo svantaggio e in fase di contestazione dopo l'inizio deludente della squadra di Benitez. Il gladiatore della serata è stato senza dubbio Higuain, con il grande aiuto di Mertens, autore della doppietta che ha ribaltato il risultato nel secondo tempo.
Ma aldilà del risultato finale, il carattere degli azzurri è stato quello che non si vedeva da qualche partita, con tutti gli undici giocatori, concentrati nel pressing e nella circolazione rapida del pallone.
Il 3-1 è stata la ovvia conseguenza, con tante occasioni create, soprattutto nell'ultimo quarto d'ora in cui il Napoli poteva dilagare.


L'unica squadra italiana che non è uscita vincitrice da questi due giorni europei è stata il Torino, che può comunque ritenersi soddisfatto per uno 0-0 sul campo non semplice del Brugges. Pochi rimpianti per i granata, poiché le occasioni migliori sono capitate sui piedi dei giocatori belgi, che però hanno trovato davanti a loro il muro alzato dal connazionale Gillet, tornato dopo 1 anno a difendere la porta dei piemontesi.
Nelle altre sfide di Europa League spiccano risultati inaspettati, come il pareggio tra Lille e Krasnodar, la sconfitta casalinga del Panathinaikos contro la Dinamo Mosca, l'Apollon vittoriosa contro lo Zurigo, o il pareggio tra i greci dell'Asteras e i turchi del Besiktas.
Vittoria sonanti di Dinamo Zagabria, 5-1 contro i rumeni dell'Astra, dell'Everton, 4-1 contro il quotato Wolfsburg. dello Steaua, 6-0 ai danesi dell'Aalborg, e infine del Paok, 6-1 contro la Dinamo Minsk.

mercoledì 17 settembre 2014

La Champions chiama, Juve e Roma rispondono

Manita della Roma e 2-0 facile della Juve. Inizia benissimo l'avventura delle uniche due italiane in Champions, con i bianconeri di Allegri, che da pronostico hanno regolato abbastanza facilmente gli svedesi del Malmoe.


E' anche vero che la Juventus, lo scorso anno, si complicò la qualificazione agli ottavi proprio con le squadre più facili da battere sulla carta. Ed è anche vero che l'Olympiacos ha già fatto capire che non starà a guardare i campioni d'Italia e Spagna andare tranquillamente al turno successivo. Infatti i greci hanno battuto a sorpresa l'Atletico Madrid, mettendo tutto in discussione da subito.
La Vecchia Signora vista allo Stadium non ha stupito per il gioco, con un primo tempo chiuso a reti inviolate, e senza grosse occasioni create. Ma nei secondi 45 minuti ci ha pensato Tevez, tornato dopo un'eternità a segnare in Champions, risolvendo la partita con un doppietta, con la complicità di Asamoah e Morata: il primo autore di un colpo di tacco che ha chiuso il triangolo con l'Apache; il secondo, entrato nella ripresa, procurandosi la punizione al limite dell'area propiziata da dribbling e colpi di classe.


Per la Roma, invece, è stato incredibilmente tutto più semplice. Dopo 5 minuti era già in vantaggio con un filtrante di Gervinho, tornato titolare, il quale ha innescato un velocissimo Iturbe, che a sua volta ha freddato il portiere. Dopo altri 5 minuti, è stato lo stesso ivoriano a concedersi il gol servito da Iturbe al centro dell'area.
Il CSKA è rimasto scosso dal doppio colpo subito, ma la Roma è stata brava a non rilassarsi e  ad approfittarne, chiudendo già la gara al ventesimo con Maicon, il quale sembra essersi messo completamente alle spalle i problemi con il Brasile, dominando la fascia destra, e segnando alla sua maniera, con un tiro potente sotto la traversa.
Essendo sinceri la palla finisce in porta anche grazie alla collaborazione di Akinfejev che ha valutato male la potenza è si è fatto passare la sfera tra i guantoni.
Anche dopo l'infortunio di Iturbe, che dopo essersi accasciato a terra, ha mimato uno strappo alla coscia. i giallorossi non si sono fermati, e al finire della prima frazione di gioco, hanno piazzato il 4-0, firmato ancora da un Gervinho incontenibile.

Tutto questo sotto gli occhi di Ranieri e Capello seduti in tribuna, con l'allenatore della Nazionale russa che nonostante la vittoria schiacciante dei romani, non sarà stato contento per la prestazione dei suoi giocatori sovietici sotto osservazione.
Il secondo tempo è stato di semplice amministrazione per Totti e compagni, con la partita finita 5-1 e con la squadra di Mosca che ha provato a rendere meno pesante il passivo, con un gol non convalidato nel finale, ma ormai i giochi erano stati fatti.
Forse un piccola beffa per la Roma è arrivata dalla Germania, con il Bayern che ha risolto la sfida con il Manchester City, sbloccando la partita proprio nei secondi finali con un gol di  Jerome Boateng, ma tutto sommato Rudi Garcia sa che dovrà vincere almeno la metà degli scontri diretti per passare il turno.


Non sono mancate le sorprese negli altri gironi, soprattutto nella giornata odierna, con il Paris Saint Germain e il Chelsea, bloccate sul pari da Ajax e Shalke 04.
Risultato inaspettato in particolare per la squadra di Mourinho, dopo i tanti gol che hanno caratterizzato l'inizio del campionato inglese, e perché la sfida con i tedeschi è stata giocata tra le mura amiche.
Accoglienza unica per Ibrahimovic in Olanda, nello stadio dove è diventato famoso, ma lo svedese è rimasto all'asciutto. Di misura il Barcellona, con il gol di Pique che ha risolto la sfida contro l'Apoel Nicosia. L'altra goleada del mercoledì è stata del Porto di Jackson Martinez e Brahimi, con il secondo autore di una tripletta nel 6-0 rifilato al Bate Borisov.

Ieri invece, oltre a quella della Juve, è stata la giornata del Real Madrid, 5-1 al Ludogorets, e degli italiani all'estero, con Immobile e Balotelli che hanno aperto le porte per la vittoria di Borussia Dortmund e Liverpool, rispettivamente contro Arsenal e Basilea, mentre è andata male, come già detto, all'Atletico Madrid di Cerci, battuto 3-2 dall'Olympiakos. Risultati a sorpresa nel girone C, con lo Zenit vincente in Portogallo contro il Benfica, sempre più in crisi, e con il Monaco, partito malissimo in Ligue 1, ma vincente in Europa, con la vittoria di misura, per 1-0, contro il Bayer Leverkusen,

martedì 16 settembre 2014

LaPizza del Martedì

Domenica di grandi trionfi, da quello di Rossi a Misano, alla vittoria della Vuelta di Contador, passando per il successo degli Usa al mondiale di basket.
Ma negli ultimi giorni c'è stato anche tanto altro, perciò andiamo in ordine.


Partendo dal tennis, settimana dedicata alla Coppa Davis per gli uomini, con le semifinali in cui l'Italia era protagonista, con il team guidato da Barazzutti che cercava l'impresa contro la fortissima Svizzera. Tutto sommato è andato come previsto, con Federer e Wawrinka che hanno mantenuto fede alla loro posizione in classifica, migliore di quella degli azzurri, e del numero di vittorie sempre a loro favore. L'Italia non si è arresa da subito, anche se Fognini ha sbagliato l'approccio della sfida con Stan Wawrinka, che ha messo che ha facilitato il compito dello svizzero. Il numero 1 azzurro si è risollevato con il doppio insieme a Bolelli, ma a quel punto serviva la perfezione contro Federer e una buona prestazione non è bastata.
Risultato comunque storico per la Nazionale italiana che non arrivava fino alle semifinali dal 98 con la finale persa da Gaudenzi, Narciso e Sanguinetti.
Ci aspetta un atto finale con i fuochi d'artificio, con gli svizzeri che dovranno sconfiggere la Francia (4-1 alla Rep. Ceca) di Monfils, Gasquet e Tsonga, per alzare la Coppa.

Tra le donne invece, dopo gli Us Open, si sono trasferite in Asia, tra Uzbekistan e Cina. A Tashkent è arrivata la prima vittoria in un torneo da professionista per l'altoatesina Karin Knapp, che ha eliminato le due finaliste dello scorso anno, prima la Govortsova, poi il trionfo in finale con la Jovanovski che non ha potuto ripetere il successo del 2013.
Gli altri due tornei si sono svolti a Honk Kong con la vittoria di Sabine Lisicki, mentre nel Quebec, in Canada, Venus Williams si è dovuta arrendere in due set alla croata Lulic-Baroni. Prossime tappe, Guangzhou, Tokio e Seul, mentre gli uomini saranno impegnati in Francia, a Metz.


Dominio inglese nella tappa olandese dell'European Tour di golf, con un quartetto a contendersi il KLM Open. A spuntarla è stato Paul Casey, autore di ben 14 birdie nelle ultime 36 buche. Dietro di lui, distanti un colpo dall'altro, Dyson, Sullivan e Pepperell, ma i veri sconfitti sono stati il francese Wattel e lo spagnolo Larrazabal.
Romain guidava la classifica fino all'inizio del quarto giro, poi ha rovinato tutto con 5 bogey nelle ultime 10 buche. Ancora deludente Pablo Larrazabal, capace di fare un 62 il venerdì, e un giro in 75 il giorno dopo. Purtroppo non è la prima volta che lo spagnolo si dimostra tanto incostante e troppo emotivo sui green. Sempre tra i primi durante tutte le quattro giornate, sia Edoardo Molinari che Andrea Pavan, non riescono alla fine a chiudere nel top10, con Dodo che ha terminato a -8 in 11^ posizione.
Nel circuito americano, doppietta da 11 milioni di dollari per Billy Horschel, golfista poco vincente fino ad una settimana fa, prima di piazzare l'accoppiata vincente Bmw Championship e il The Tour di questa settimana svoltosi ad Atlanta. che gli hanno permesso di trionfare anche nella classifica finale di FedEx Cup, con lo stratosferico montepremi. Alle sue spalle ancora i soliti Jim Furyk e un sempre presente Rory McIlroy.


Terminate le tre settimane della Vuelta, con Contador che vince con un minuto di vantaggio su Froome l'ultima grande corsa a tappe dell'anno di ciclismo. L'ultima salita di sabato ha definito i primi 5 posti con Valverde, Purito Rodriguez e il nostro Fabio Aru dietro ai due favoriti della vigilia.
Bene anche il 27enne Damiano Caruso che ha guadagnato il 9^ posto superando nella minicrono finale di Compostela, Navarro che lo precedeva di pochi secondi, mentre la stessa tappa finale è stata vinta da Adriano Malori, che ha chiuso con il tricolore al vento, una Vuelta positiva per il plotone italiano (soprattutto per la doppietta di Aru e il successo di De Marchi).


Mondiale di basket in Spagna dominato dagli Stati Uniti, che strapazzano anche la Serbia in finale, nell'ennesima partita chiusa con più di 100 punti a referto (129 contro la squadra di Bogdanovic), e con Kylie Irving MVP della manifestazione.
Dopo l'eliminazione dei padroni di casa spagnoli. l'epilogo era praticamente scontato. Molto più affascinante la finale per il terzo posto, con la Francia priva di Parker, che dopo la vittoria inattesa con la Spagna, con Batum, Heurtel e Diaw si è andata a conquistare con merito la medaglia di bronzo, battendo una solida ma fallosa Lituania.
Gli USA con questa vittoria, possono gioire anche per un altro obiettivo raggiunto, ovvero quello  di essere la prima squadra qualificata per le olimpiadi, premio che permetterà ai giocatori statunitensi, di evitare i vari tornei estivi, considerato il folto calendario dell'NBA che li terrà già occupati per gran parte della stagione.

Seconda giornata del campionato di calcio italiano completata dalla vittoria del Verona in rimonta sul Palermo, con Toni che è tornato a segnare dagli 11 metri, e con il gol di Juanito Gomez che ha deciso la partita. Ma le squadre che sono uscite alla grande da questo secondo turno sono le milanesi, con l'Inter che è stata capace di ripetere il 7-0 dell'anno scorso, sempre contro il Sassuolo, con la tripletta di Icardi, mentre il Milan ha risolto una sfida incredibile contro il Parma di Cassano, conclusasi 5-4 tra colpi di tacco, gol di testa, autogol e tanto spettacolo.
Roma e Juventus però non sono state a guardare, con la prima che ha battuto l'Empoli non senza problemi, mentre è stata più convincente la prestazione della squadra di Allegri, 2-0 all'Udinese che ben aveva iniziato il campionato. Non c'è il tempo di rifiatare per le prime due dell'ultima stagione, perché inizia stasera comincerà la loro avventura in Champions con la Juve impegnata contro il Malmoe, mentre per De Sanctis e compagni ci sarà la trasferta a Mosca, per sfidare il Cska.
Tornando in Italia, continua il periodo nero del Napoli che lascia altri punti per strada, perdendo in casa contro il Chievo grazie al decisivo gol di Maxi Lopez e al rigore sbagliato da Higuain, subendo la contestazione dei tifosi.


Negli altri campionati europei, situazione complicata in Spagna anche per il Real Madrid che perde ancora il derby contro l'Altletico, e sono già 6 i punti di distacco dal Barcellona a punteggio pieno. Spostandoci in Inghilterra, ancora una goleada per il Chelsea di Mourinho, che con una tripletta di Diego Costa, regola per 4-2 lo Swansea e continua ad allontanare le dirette avversarie che invece arrancano. Arsenal e City si bloccano a vicenda con il 2-2 maturato all'Emirates, mentre il Liverpool si è dovuto arrendere all'Aston Villa secondo in classifica. Vince la prima lo United, con Rooney, Mata e soprattutto Di Maria.
Cambia la testa della classifica in Ligue 1, con il Lilla che si mette alle spalle un terzetto, tra cui manca il Paris SG ancora bloccato fuori casa, con il terzo pareggio in tre partite. Perde la leadership il Bordeaux sconfitto dal sorprendente Guingamp. In Germania invece fila tutto liscio per Bayern Monaco e Borussia Dortmund, vincenti rsipettivamente con Stoccarda e Friburgo, con la squadra di Guardiola che torna prima approfittando del pareggio casalingo del Leverkusen, in uno spettacolare 3-3 con il Werder Brema.


Arriviamo finalmente alla prima vittoria stagionale di Valentino Rossi, nella splendida cornice di Misano. Un trionfo che sembrava già scritto dal destino, quello del nove volte campione del mondo, tornato a vincere proprio sul circuito del motomondiale dedicato a Marco Simoncelli, con il trofeo con il numero 58 sul davanti, alzato dal pilota di Tavullia sul podio.
Non è stata una gara facile per Valentino, in battaglia nei primi giri con il solito Marquez e con Lorenzo a pedinarli da pochi metri di distanza. Poi, quasi a metà gara, l'episodio decisivo, il primo vero errore dello spagnolo in questa stagione, con la scivolata che lo getta in fondo al gruppo, quando però Rossi era davanti a tutti.
Senza il fenomeno della Honda, per VR46 è stato tutto più semplice, con il compagno in Yamaha tenuto sempre a debita distanza, Pedrosa e Dovizioso più concentrati a darsi battaglia a vicenda e con Iannone ancora una volta tra i primi 5. Pista invasa da una marea gialla, e con un ultimo giro di Valentino ricco di emozioni, che ha reso questa vittoria, una delle più belle compiute dall'emiliano.
A differenza del pilota, non è andato bene il team di Sky diretto da Rossi in Moto3 con Fenati e Bagnaia con il primo che non è andato oltre l'undicesimo posto, mentre il secondo non ha nemmeno terminato la gara, vinta dalle due Estrella di Rins e Alec Marquez che possono così recuperare ulteriori punti sul leader Miller, arrivato alle loro spalle. Quinto Enea Bastianini.
In Moto2 è sempre la Spagna a festeggiare, con la doppietta Vinales-Rabat, davanti a Zarco, Kallio e un terzetto svizzero guidato da Luthi. Allunga in classifica Tito Rabat con 22 punti di vantaggio sul finlandese Kallio.


Parte stasera la terza e ultima fase del mondiale di pallavolo, con l'Italia che non parteciperà anche se ha chiuso con una vittoria contro l'Australia, un 3-1 che ha solamente evitato l'ultimo posto nel girone. Iran e Germania, ha delineato le 6 squadre che si contenderanno il titolo, con Russia, Brasile e Polonia favorite, anche sulla Francia che ha chiuso in testa uno dei due gironi della seconda fase. Eliminata a sorpresa gli Stati Uniti, che dopo una fantastica rimonta nella seconda settimana, ha ceduto proprio sul più bello contro un'Argentina, sulla carta facile da battere.
La zampata finale di
Sarà la doppia sfida Brasile-Polonia e Francia-Germania ad aprire i giochi di quest'ultima fase che deciderà le semifinaliste.


Per concludere, sono cominciati gli europei di baseball. con l'Italia che viaggia spedita con 4 vittorie in altrettanti 4 incontri, senza aver mai problemi con Francia, Germania, Svezia e Belgio. Probabilmente sarà ancora Italia-Olanda a sancire la più forte d'Europa, dopo essersi contese le ultime due edizioni tenutesi a Stoccarda e nella terra degli Orange, ma bisognerà tener d'occhio anche Spagna e Francia.