
E' però arrivata la reazione ai rigori, con le nostre quattro tiratrici a segno, e con le due parate di Giulia Gorlero, che ci hanno permesso l'approdo in semifinale.
Qui è stata la volta della sfida contro la quotata Olanda, altra partita giocata benissimo dal Setterosa, con le azzurre che arrivano agli ultimi 30 secondi col risultato di 8-7. Ma anche stavolta le ragazze in canottina peccano di ingenuità e procurano un rigore in favore delle olandesi per un rientro di Teresa Frassinetti che aveva già compiuto 3 falli.
Gol e rigori che sanno ancora di beffa, e questa volta gli errori di Motta, Bianconi e Tania di Mario, che aveva sbagliato anche quello del possibile doppio vantaggio nei tempi regolamentari, costringono le azzurre alla finale per il terzo posto.
Tante occasioni sprecate e un rigore dubbio relegano le campionesse di Eindhoven al 4^ posto, con tanti rimpianti per le occasioni perse.
Il percorso dei ragazzi invece è stato più trionfale. Meno aspettative, un gruppo giovane che aveva solo bisogno di aprire davanti a sé un ciclo e lo ha fatto lottando dalla prima partita.
Il girone è stato chiuso senza sconfitte, con il pareggio beffardo contro il forte Montenegro che non ha permesso al team guidato da Campagna di passare direttamente in semifinale.
Ma nella sfida contro i croati il Settebello ha mostrato tutta la sua freschezza e ha sorpreso il gruppo del forte Sukno battendoli per 8-7 e conquistandosi un posto nei primi 4.
In semifinale però, il gran tifo dei 4000 nel bellissimo impianto di Budapest, la potenza dei padroni di casa, e qualche aiuto dagli arbitri con i 4 rigori concessi agli ungheresi, ha fermato la corsa dei ragazzi guidati dal maestoso Tempesti.
Tutta la delusione del Settebello è servita a caricare gli azzurri nella rivincita contro il Montenegro.
Dopo un inizio un po' sulle gambe, con i gol di Aicardi e Giorgetti, i ragazzi di Campagna si sono riportati sotto e hanno perfino ribaltato il doppio svantaggio sul 3-1, impattando sull'8-8 prima dell'ultimo quarto, e piazzando la zampata decisiva con un parziale di 2-0 in cui Figlioli e compagni hanno chiuso i conti sull'11-9.
Tutti in piscina per un bronzo che fa sognare, Aicardi si tuffa nell'acqua clorata con Campagna, il gruppo fa baldoria aspettando di festeggiare sul podio,
dopo la finale tra Serbia e Ungheria, in cui i campioni in carica trionfano sui padroni di casa. Ma vedendo l'età media di questi ragazzi, 6 su 23 all'esordio, la nazionale con più innesti in questo europeo, e pensando a chi mancava come Felugo e Presciutti, questa medaglia potrebbe segnare solo l'inizio di una serie si risultati importanti.
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