lunedì 21 luglio 2014

Il Resoconto del Lunedì

Tanto sport nella settimana appena conclusa, dove gli italiani si sono messi in mostra soprattutto negli sport di squadra.


Mondiali per la scherma a Kazan, dopo la prima settimana, l'Italia é in testa al medagliere con 2 ori, 1 argento e 2 bronzi grazie soprattutto alla fortissima squadra femminile, con Arianna Errigo che ha vinto la gara di Fioretto battendo in semifinale Valentina Vezzali e avendo la meglio su Martina Batini in finale. L'altro oro è arrivato con la giovane 23enne Rossella Fiamingo che dopo aver battuto con difficoltà l'estone Embrich e l'ucraina Shemyakina, si è sbarazzata con un secco 15-11 della forte tedesca Heidemann. Dagli uomini è arrivato il bronzo di Enrico Garozzo, che nelle semifinali della Spada individuale si è dovuto arrendere al coreano Park, mentre nella Sciabola il nostro Aldo Montano, dopo aver superato i primi tre turni agevolmente, ha ceduto nella sfida contro il russo Kovalev, vincitore poi della medaglia d'oro.
Altri 3 giorni per le sfide a squadre in cui gli azzurri si faranno sicuramente notare.

Come si sono fatti notare i ragazzi dell'Italvolley, chiudendo con uno splendido terzo posto la World League anche se rimane il rammarico della semifinale persa con il Brasile, specialmente per quel primo set buttato perché gli azzurri erano scesi in campo troppo rigidi.


La finale per il terzo posto invece è stata vinta con grande sicurezza dai ragazzi di Berruto, che sconfiggendo in tre set l'Iran davanti al numeroso pubblico di Firenze, bissano il risultato conquistato l'anno scorso in Argentina, dove si arresero in semifinale con la Russia, prima di averla vinta sui bulgari.
Tolta qualche incertezza soprattutto al servizio e in ricezione, la squadra guidata da capitan Birarelli ha mostrato grandi passi in avanti rispetto alle ultime partite della fase a gironi, che fanno ben sperare per i mondiali che si terranno in Polonia a fine agosto. Risultato a sorpresa in finale, con gli Stati Uniti che hanno avuto la meglio su un Brasile distratto e troppo falloso, 3^ volta secondo negli ultimi 4 anni, mentre gli americani possono tornare a sollevare il trofeo dopo la loro prima affermazione proprio a Rio de Janeiro nel 2008.

Sempre più gialla la maglia di Vincenzo Nibali che sta continuando a dominare sulle strade del Tour chiudendo la seconda settimana della Grande Boucle con più di 4 minuti sui diretti inseguitori, dopo le tappe che sono passate dall'Izoard, dal Lautaret e dal Chamrousse dove il siciliano ha sollevato le braccia come omaggio ai cent'anni dalla nascita di Gino Bartali, e in ricordo della scomparsa di Fabio Casartelli, morto 19 anni fa. Nell'arrivo a Risoul invece, lo Squalo dopo aver staccato tutti, da Bardet a Valverde, ha lasciato la vittoria al polacco Rafal Majka, in fuga dai primi kilometri della 14^ tappa, una piccola soddisfazione per la Tinkoff dopo la perdita di Contador.


In terra tedesca, invece, si sono svolti il torneo di Amburgo di tennis e il Gran Premio di Hockenheim con alcune sorprese.
Nella gara di Formula 1 vince ancora Rosberg che così guadagna ulteriori punti sul compagno in Mercedes, Hamilton, finito terzo ma partito dalle retrovie dopo il botto sul guardrail nelle qualifiche del sabato. Grande prestazione di Bottas che si infila tra i due leader della classifica generale, tenendo magnificamente negli ultimi giri alla pressione fatta dal britannico. Altro brutto incidente alla prima curva per l'altro pilota della Williams, Felipe Massa, finito a testa in giù dopo la collisione con Magnussen.
Altra infinita e spettacolare lotta tra Vettel e Alonso, 4^ e 5^, con lo spagnolo che aveva tenuto dietro il campione del mondo fino a pochi giri dal termine, prima di dover lasciare la posizione per un pit-stop costretto dalle gomme usurate.


Sulla terra rossa di Amburgo, Fognini che difendeva il titolo, è uscito subito contro il giovane serbo Kraijnovic perdendo malamente in due set, mentre si è fatto onore Andreas Seppi, arresosi solamente ai quarti contro la testa di serie numero 1, David Ferrer, in una bella partita in cui l'altoatesino ha giocato meglio, non sfruttando però alcune palle break che avrebbero risolto la sfida a sua favore nel terzo e decisivo set.
Lo spagnolo ha poi perso in finale, in un'altra sfida avvincente contro l'argentino Leo Mayer, con un recupero del numero 6 al mondo dal 3-5 al 6-5 nel set finale, prima di cedere la vittoria all'avversario nel tie break.

Negli altri tornei della settimana, trionfo di Tomic su Karlovic a Bogotà, seconda vittoria nel circuito ATP per il 21enne australiano, mentre a Bastad in Svezia è arrivato il terzo titolo in carriera per la tedesca Mona Barthel che ha sconfitto in finale la sudafricana Scheepers. La 24enne non vinceva un torneo dal gennaio 2013 quando ebbe la meglio sulla nostra Errani nell'Open di Parigi.

Ho già detto qualcosa ieri sulla vittoria di Caroline Wozniacki a Istanbul che ha deciso con un doppio 6-1 la finale contro la nostra Robertina Vinci, apparsa un po' stanca anche a causa dei due tornei consecutivi portati fino alla domenica.


Ricollegandomi alla Wozniacki, ho parlato anche della vittoria fantastica di Rory McIlroy, suo ex fidanzato, nel prestigioso Open Championship di golf, torno svoltosi quest'anno al Royal Liverpool nel nord Inghilterra.
Il 25enne ha chiuso già la prima giornata in testa alla classifica e non ha permesso a nessuno di attaccarlo nei tre giorni successivi. Chi ci ha provato e ha giocato al suo fianco come Dustin Johnson o Rickie Fowler, sono finiti a guardare la profondità dei driver di Rory e la sua capacità di uscire alla grande da situazioni complicate come palle finite nel bunker o nel rough alto.



L'unico che ha messo un po' di pressione nel giro finale è stato Sergio Garcia, arrivato fino a due colpi dal nordirlandese, ma ha dovuto alzare bandiera bianca a 4 buche dalla fine. McIlroy raggiunge così Jack Nicklaus e Tiger Woods, finito oltre il 30esimo posto in questa edizione, tra i golfisti più giovani di 25 anni a vincere tre majors diversi.

Benissimo gli italiani con tutti e tre nei primi 20, guidati da Dodo Molinari al 7^ posto e con il fratello Francesco e con Matteo Manassero distanti pochi colpi. Grande risultato per Edoardo dopo l'infortunio al polso e l'operazione subita la scorsa primavera, mentre è stata bellissima la reazione di Chicco dopo l'abbandono del suo caddie alla vigilia del torneo e il brutto giro in 75 nella terza giornata. Più costante Matteo che ha mostrato ancora una volta di aver ritrovato il suo miglior putt.



Infine, ma non ultimi in ordine d'importanza, due sport di squadra.
La vittoria agli Europei di hockey su pista del gruppo azzurro, che ha avuto ragione su Francia, Portogallo, la più titolata con 20 successi, e la forte Spagna vincitrice delle ultime sette edizioni, con il cinque italiano che non si affermava dal 1990 con il trionfo in casa nostra a Lodi. E' la terza medaglia d'oro in 50 edizioni.

E la pallanuoto, con il settebello e il setterosa che passano il turno dopo la fase a gironi dell'Europeo di Budapest, ma con il team maschile che potrebbe saltare direttamente alle semifinali senza passare dallo spareggio se dovesse vincere l'ultima partita in programma oggi contro la Grecia, e sperare nella minor differenza reti del Montenegro con cui compete per il primato nel girone.
La giovane squadra guidata dal portierone Tempesti, dopo il pareggio con la nazione di Perovic, potrebbe riportarsi nelle prime 4 al mondo dopo il secondo posto conquistato 4 anni fa in Croazia, mentre le azzurre dovranno difendere il titolo vinto in Olanda, passando dallo spareggio contro le greche, a causa della sconfitta nella terza e ultima partita del girone contro la Spagna.


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