giovedì 28 agosto 2014

Niente Champions per il Napoli, Il Bilbao resta tabù per le italiane

E' già stata l'ultima volta in cui il Napoli, quest'anno, ha dovuto ascoltare la musichetta dei campioni. Eppure per 15 minuti, i partenopei hanno accarezzato il sogno di approdare nella Champions per la terza volta negli ultimi quattro anni, ma i difetti della squadra di Benitez hanno avuto il sopravvento.


L'1-1 del San Paolo avevano sollevato molti dubbi sulla tenuta dell'undici capitanato da Marek Hamsik, sia per le poche occasioni create, sia per il gioco espresso. L'Atletico Bilbao aveva sicuramente una forma migliore, sia per la preparazione iniziata qualche giorno prima, sia per aver già giocato partite ufficiali di campionato. Ma una squadra come quella di Benitez non può prendersela con il sorteggio o con lo stato di forma degli avversari.

In Spagna sarebbe bastato un gol di vantaggio o perfino un pareggio dalle due reti in su, ma per arrivare all'obiettivo bisognava scardinare la difesa ben organizzata del gruppo guidato da Valverde. Il primo tempo non si è vista però la cattiveria che ci si aspettava da Higuain e compagni.
Lo spagnolo sembrava l'unico veramente intenzionato ad aumentare il suo bottino contro i baschi, dopo le 9 reti segnate nei precedenti incontri, ma da solo faceva poca paura alla porta dei biancorossi.
Le fasce non si sono viste, con Mertens e Callejon fuori partita, Hamsik una meteora, la difesa messa sempre sotto stress con le scorribande del reparto offensivo dell'Atletico. I primi 45 minuti il Napoli però regge grazie soprattutto alle chiusure di Koulibaly e le parate di Rafael che non fa rimpiangere la mancanza di Reina.

La scelta di Gargano davanti alla difesa e l'esclusione di Inler crea molte perplessità, il Napoli imposta poco
ed è molto confuso, mentre i baschi arrivano rapidamente nell'area azzurra. Ma nel secondo tempo l'undici di Benitez entra con un altro piglio e dopo un minuto Hamsik, fino a quel momento inesistente, sorprende tutti compreso De Laurentiis che non aveva ancora preso posizione in tribuna e piazza la perla da fuori area, colpendo nell'angolino destro basso, imparabile per Iraizoz.
L'Atletico sembra accusare il colpo, il Napoli vuole chiudere i conti, il gioco inizia a passare sempre per il centro, tra i piedi del capitano slovacco, le ali si liberano, ma la "cresta" spreca.

Poi la follia in pochi minuti. Il pareggio arriva su calcio d'angolo, blocco centrale di un giocatore spagnolo, Aduriz si trova tutto solo al centro e segna indisturbato. Partita e situazione generale in parità. Ma anche questa fase dura poco perché su un lancio innocuo dalla difesa, Britos, Zuniga e Koulibaly si guardano a
vicenda e Aduriz ne approfitta anticipando tutti compreso Rafael fermo a metà strada.
Lo stadio di San Mamés esplode, adesso il Napoli non capisce più nulla. Benitez butta nella mischia anche Insigne e Zapata per Mertens e Hamsik, ma cambia poco anche perché su un altro svarione difensivo il Bilbao chiude i conti.

3-1 finale e il Napoli si inserisce nella lista delle squadre italiane che non hanno mai vinto nella provincia della Biscaglia. Ancora una volta l'Italia dovrà rinunciare alla numerosa presenza di squadre nella massima serie, con le sole Juventus e Roma presenti ai sorteggi di oggi pomeriggio per la fase a gironi. Fase a cui parteciperanno tante squadre a sorpresa come il Malmoe o il Maribor che hanno eliminato rispettivamente Salisburgo e Celtic. Ma la grossa novità arriva dalla Bulgaria, che non piazzava una squadra nei gironi dal 2006 con il Levski Sofia che si qualificò escludendo il Chievo Verona. Stavolta a compiere l'impresa è stato un brutto ricordo della Lazio, il Ludogorets che ha avuto la meglio sulla Steaua Bucarest, non senza colpi di scena: gol al 90' che ha permesso ai bulgari i supplementari, espulsione del portiere Stojanov al 119' a sostituzioni finite e il difensore Moti a prendere il suo posto.
L'epilogo è da fantascienza: Moti segna il primo rigore, para il secondo di Parvulescu, e andati ad oltranza, para il settimo di Rapa. Rumeni increduli e bulgari qualificati.
Molto bene anche Bayer Leverkusen e Arsenal, con i tedeschi che hanno dominato contro il Copenaghen, con una Kiesling mattatore della serata, mentre gli inglesi hanno dovuto difendere il risicato vantaggio, per 25 minuti in inferiorità numerica, contro i turchi del Besiktas.

Oggi toccherà a Torino e Inter risollevare l'onore italiano in Europa con i ritorni dell'ultimo turno di qualificazione per l'Europa League.

Nessun commento:

Posta un commento