
Da Toronto e Montreal i veri sconfitti sono stati i canadesi, con la Bouchard uscita sorprendentemente al
primo turno per mano di un'altra giovane del circuito, la Rogers, mentre il solo Raonic è arrivato un po' più avanti, ma ha faticato molto contro i non inarrestabili Sock e Benneteau, per poi capitolare contro Feliciano Lopez.
I migliori non avranno il tempo di riposare perché li attende subito il torneo di Cincinnati, preludio dell'ultimo Slam stagionale, gli US Open, sperando che gli azzurri, in special modo Fognini e Seppi, siano in grado di ottenere risultati migliori.
Negli sport a due ruote, nessuna sorpresa né nel ciclismo né nel motomondiale.


Sempre negli USA si è svolta la decima tappa del motomondiale, con lo spagnolo Marc Marquez che infila la sua ennesima vittoria, eguagliando anche un mito come Giacomo Agostini. L'avvio della classe regina era stato illuminante per i nostri portacolori, con Dovizioso capace di portarsi in testa alla prima curva, con dietro Valentino Rossi e Andrea Iannone, ma il podio tutto tricolore è durato pochi giri con Iannone che si fa prima sorpassare dalle Honda e da Lorenzo, poi deve fermarsi per un guasto al motore. Il Dovi e il Dottore invece intraprendono una bella battaglia, che permette a Marquez e l'altra Yamaha di riportarsi sotto e di approfittare al primo errore dei due italiani. Rossi prova a mantenere il passo del giovane spagnolo, ma a metà gara inizia a perdere colpi e finisce per perdere terreno da lui e dal compagno di squadra. Il podio dirà Marquez, Lorenzo e Rossi, con Pedrosa ai piedi del podio.
Nelle classi minori, vittorie per il finlandese Mika Kallio nella Moto 2 con il leader della generale Rabat che chiude quarto e concede qualche punto a Vinales ed Aegerter che l'hanno preceduto, mentre subito dietro di lui, in quinta posizione, si è classificato il nostro Simone Corsi. Brutto spavento dopo 3 giri, per l'incidente che ha visto coinvolto anche Pasini, che dopo qualche secondo in cui non si accennava a muoversi, si è
messo a sedere per il sollievo generale.

Ottime le notizie dalle amichevoli giocate dal quintetto azzurro del basket, con la Bosnia e la Serbia battute abbastanza agevolmente, trainati dalle grandi prove Gentile, Datome e Aradori, ma non è mancato il supporto del resto del gruppo, Cousin soprattutto.

Una Italia femminile di volley, invece, così e così, con due vittorie e una sconfitta nelle tre partite valide per il World Grand Prix. Azzurre che hanno fatto fatica con il Giappone facendosi rimontare due set di vantaggio prima di chiudere al quinto, in scioltezza contro la Thailandia, mentre sono apparse contratte contro la Cina, battuta la scorsa settimana, subendo un 3-1 senza storia, con i tre set persi in maniera netta.

Si è conclusa la Guinness Cup, con il Manchester United che ha rimontato lo 0-1 iniziale di Gerrard, grazie alle reti di Rooney, Mata e Lingard. In un'altra sfida tutta inglese, ma con la Community Shield in palio, l'Arsenal porta a casa il suo secondo trofeo prestigioso in pochi mesi, battendo con un netto 3-0 i campioni in carica della Premier League, il Manchester City, con le reti di Santi Cazorla, Ramsey e Giroud.
Saranno i simpatici islandesi del Stjornan e i croati di Spalato gli avversari di Europa League di Inter e Torino, con i nerazzurri che hanno fatto dei passi indietro dopo la buona tournèe americana, perdendo 3-1 con l'Entraicht di Francoforte, ma soprattutto tirando pochissimo in porta nell'arco dei 90 minuti; per il Toro invece ritorno senza storia, dopo il 3-0 in Svezia. In Piemonte è stato un netto 4-0 contro il Brommajkoparna, avversari effettivamente inferiori per la squadra di Ventura, che invece avrà un turno ben più impegnativo considerando anche la Croazia conta ben 3 qualificate all'ultimo turno. Nelle fasi a gironi delle Coppe, a sorpresa non vedremo Cluj, Rosenborg e soprattutto il Mainz, battuto dai greci dell' Asteras, mentre alla prossima Champions non parteciperanno Dinamo Zagabria, Partizan Belgrado, Sparta Praga e il Celtic eliminati rispettivamente da Aalborg, Ludogorets (conosciuti contro la Lazio lo scorso anno), Malmoe e Legia Varsavia.
Amichevoli extraeurpoee per Milan e Juve, con i rossoneri che hanno mostrato segni di ripresa contro i messicani del Chivas, mentre i bianconeri si sono divertiti contro l'Indonesia All Stars per poi impegnarsi contro i migliori giocatori del campionato australiano, con un Del Piero emozionato davanti alla sua Vecchia Signora. Bene il Napoli, (che affronterà l'Atletico di Bilbao per accedere alla Champions) nelle amichevoli di lusso con Barcellona, vinta per 1-0 con gol di Dzemaili, e con il Paris Saint Germain, persa 1-2 ma con i celesti passati in vantaggio con Higuain, e rimontati da Ibrahimovic e Pastore. I francesi però hanno già cominciato il loro campionato e quindi sono già in ottima forma, nonostante il pareggio al debutto contro il Reims. Buoni segnali anche dalla Fiorentina, vincente contro il Betis di Siviglia e il Malaga, trascinata da Pepito Rossi, mentre la Lazio va a corrente alternata, con la vittoria sull'Amburgo e la sconfitta contro l'Hannover, ma con Djordevic ancora a segno.
Per concludere, ancora Rory McIlroy negli Stati Uniti, con un altro trofeo prestigioso nella bacheca del nordirlandese. Terzo torneo importante vinto consecutivamente per Rory, che sembra aver imboccato seriamente la strada giusta.
Dopo il The Open e il Bridgestone Invitational, il giovane golfista si è aggiudicato anche il PGA Championship di Valhalla in Kentucky, il secondo della sua carriera dopo quello vinto nel 2012. Bellissima la sfida ad una buca di distanza, intrapresa con il ben più esperto Phil Mickelson, ma alla fine, anche con un pizzico di fortuna, l'ha spuntata il degno erede di Tiger Woods, deludente in questo torneo.
Eppure non è stata facile stavolta per Rory, con il primo posto perso dopo le prime buche dell'ultimo giro, attaccato alle spalle non solo da Mickelson, ma anche da Fowler e Stenson, finché non è arrivato l'eagle alla buca dieci che ha cambiato le sorti del torneo a suo favore. Testa a testa fino alla 16, con un colpo magnifico alla penultima buca, il nuovo numero 1 al mondo ha piazzato la pallina a pochi metri dalla bandiera, prima di chiudere con un birdie. Alla 18 gli è bastato non rischiare per aggiudicarsi l'ennesimo trofeo di un'estate favolosa.
Non benissimo gli italiani con i fratelli Molinari lontani dalle prime posizioni, finendo il torneo a -1 Dodo e pari con il par Chicco, mentre Manassero cercherà di dimenticare molto presto le due giornate disputate e chiuse 15 sopra il par.
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