lunedì 25 agosto 2014

Un'ondata di medaglie per l'Italia del nuoto

Pioggia di podi agli Europei di nuoto di Berlino, appena conclusosi. L'Italia ha chiuso con il terzo posto nel medagliere, stessa posizione ottenuta in Ungheria due anni fa, e una in meno rispetto all'edizione svoltasi sempre nella terra magiara a Budapest 4 anni fa.

La manifestazione tra Debrecen, Piombino e Eindhoven del 2012 ci aveva regalato tantissime gioie, con ben 30 medaglie tra tuffi, nuoto, fondo e sincronizzato, ma si sapeva che era difficile soprattutto ripetere l'impresa in mare aperto con le 7 medaglie portate a casa, con gli ori individuali di Rachele Bruni, Martina Grimaldi e Alice Franco nelle varie distanze.
La Grimaldi è riuscita nella missione, vincendo nella gara più lunga, la 25 km tanto temuta, con 7 secondi sulle dirette inseguitrici. Le vere sorprese sono arrivate dalla Ponselè e da Edo Stochino, con Aurora beffata proprio nel finale, dalla forte olandese Van Rouwendaal e dall'ungherese Risztov.

Hanno fatto la loro parte anche le ragazze del nuoto sincronizzato, che hanno ripetuto il terzo posto nel combinato a squadre di Eindhoven, con praticamente lo stesso punteggio di circa 90 punti. Irraggiungibili Spagna e Ucraina che si sono date battaglia fino al centesimo, con le ragazze dell'est che hanno vendicato la sconfitta dell'ultima edizione. Ma entrambe a loro volta si sono dovute accontentare dei gradini più bassi del podio, con la Russia, guidata dalla Romashina, che ha dominato le altre discipline del Singolo, Duo e gara a squadre.


Non ci sono più parole, invece, per la coppia d'oro dei tuffi, Cagnotto-Dallapè, al terzo trionfo consecutivo agli Europei, ancora una volta con largo vantaggio sulle dirette inseguitrici, le beniamine di casa tedesche e le ucraine Fedorova-Pysmenska. Le ragazze seguite da Cagnotto senior hanno svolto una gara al limite della perfezione, senza mai mettere in discussione la medaglia d'oro.



Ma Tania non si è fermata alla vittoria nel duo, portando a casa anche la battaglia dal trampolino di 1 metro, dove l'ha spuntata nel testa a testa contro la russa Ilinykh e la tedesca Tina Punzel. Per colpa di un ultimo
tuffo sciagurato, non è andata oltre il secondo posto dai 3 metri, lasciando la vittoria all'altra sovietica Bazhina.
Ancora un ottimo piazzamento per Noemi Batki, che dopo l'argento di due anni fa, ha ribadito il secondo posto anche a Berlino, finendo solo dietro all'inglese Sarah Barrow.
Tanta Germania e Russia invece nelle sfide maschili, con Hausding che ha conquistato l'oro nel singolo da 1 e 3 metri, mettendosi dietro i russi Zakharov e Kutzetsov che si sono vendicati nel sincro. Ma lo stesso Hausding con Sacha Klein si è preso anche il terzo oro dalla piattaforma dei 10 metri, mentre nulla da fare stavolta per Tom Daley che da 5 metri si è arreso allo strapotere del russo Minibaev con ben 50 punti di distacco.

Alla fine, anche senza l'oro di Daley, la Gran Bretagna ha dominato questa competizione con le tante medaglie arrivate a sorpresa nel nuoto. Nel 2012 si presentarono con solo 5 atleti, e portarono a casa solo 2 argenti nei 200 misti individuali donne e uomini.
Stavolta si sono attrezzati per bene e hanno messo al collo ben 24 medaglie, tra cui 9 ori. I veri mattatori sono stati senza dubbio lo specialista della nuotata a rana, Adam Peaty, due ori tra 50 e 100 metri e il

"dorsista" Walker-Hebborn, oro nei 100 e bronzo nei 50. Entrambi hanno guidato alla vittoria anche il quartetto della 4x100 mista.
In vista anche le ragazze con la velocista Francesca Halsall, prima nei 50 metri di ben due discipline, stile libero e dorso, mentre la 23enne Jazmin Carlin ha piazzato la doppietta nei 400 e negli 800 metri stile libero.
Anche tanta Danimarca e Ungheria tra le donne con la Pedersen che ha ricordato la grande Lotte Friis, stabilendo record dei campionati sia nei 100 che nei 200 rana, mentre la danese Nielsen, nei 100 metri dorso, ha dovuto condividere il gradino più alto del podio con la fortissima ungherese Hosszu.
La magiara ha chiuso la competizione con altri due primi posti, nei 200 e 400 misti, portando a 9 gli ori comquistati agli europei.


Ma potevano anche essere quattro se non ci avesse pensato la nostra immensa Federica Pellegrini. La nuotatrice di Mirano, detentrice del record del mondo nei 200 metri stile libero, ha vinto proprio nella sua disciplina mettendosi dietro l'ungherese Hosszu e l'olandese Heemskerk.



Dopo il podio sfiorato nei 400 metri, l'azzurra ha guidato le compagne nella conquista di un bronzo e di un altro oro, con la fantastica rimonta ai danni delle svedesi e delle magiare nella 4x200 freestyle.
Arianna Castiglioni e Ilaria Bianchi hanno reso il bottino delle azzurre più ricco, accaparrandosi due terzi posti rispettivamente nei 100 metri rana e farfalla. Davanti a loro sempre una svedese e una danese.
Da sottolineare anche il 5^ posto della Di Pietro nei 50 metri stile libero, non solo per il quinto posto finale, quanto per il muro dei 25 secondi finalmente buttato giù, con il nuovo record italiano portato a 24'84".


Tanti protagonisti anche tra gli uomini, con l'eterno Laszlo Cseh che si è portato a casa un'altra medaglia d'oro, trionfando nei 200 misti, ma gran parte della scena è stata rubata dal francese Florent Manaudou.
Il fratellino della campionessa Laure, ha vinto ben 4 gare, con la vittoria solitaria nei 50 e 100 metri stile libero, quella condivisa con il bielorusso Tsurkin nei 50 farfalla, e quella ottenuta con i compagni nella 4x100 stile libero.
Per nostra fortuna non hanno deluso le attese nemmeno gli azzurri, con un grandissimo Gregorio Paltrinieri che ha dominato due podi fotocopia completati dall'atleta delle Far Oer, Joensen, e dall'altro nostro beniamino Gabriele Detti. Il 19enne di Carpi ha trionfato nelle lunghe distanze degli 800 metri e dei 1500, piazzando in quest'ultima il nuovo record europeo.
Nella gara più corta, sempre a stile libero, grande gara di Andrea D'Arrigo, chiusa con un secondo posto, dietro solo al serbo Stjepanovic, trionfatore anche nei 200 metri.
Altre medaglie anche da Turrini nei 400 misti dietro all'ungherese Verraszto e all'inglese di origini italiane, Roberto Pavoni, da Luca Leonardi terzo nei 100 metri stile libero, a due soli centesimi dall'argento del francese Gilot, e con il bronzo nella 4x100 stile libero dal gruppo azzurro guidato da Dotto e Magnini.


Le 23 medaglie vinte, secondi solo alla Gran Bretagna, sono il terzo risultato migliore di sempre per gli azzurri ad un europeo, lasciando buonissime indicazioni per le olimpiadi di Rio del 2016.

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