martedì 26 agosto 2014

LaPizza del Martedì

La stagione di sport entra nel vivo!

Nella settimana da poco conclusa, tanti gli eventi lasciati alle spalle: l'inizio del campionato spagnolo di calcio, gli europei di atletica e nuoto terminati con tante soddisfazioni per l'Italia, le qualificazioni per quelli di basket, il The Barclays per il golf, il ritorno della Formula 1 con il GP del Belgio, la Vuelta di Spagna appena partita, e l'inizio del prestigioso US Open di tennis.


Cominciando dal calcio si è aperta col botto la stagione in Spagna, con la vittoria dell'Atletico Madrid per 1-0 nel ritorno per la Supercoppa, punteggio utile per avere la meglio sui rivali del Real che non erano andati oltre l'1-1 all'andata.
Ancora un trofeo importante per la squadra di Simeone, che può così, in parte, vendicare la beffa subita nella finale di Champions League di quasi tre mesi fa.
Altri ottimi segnali da Chelsea e Tottenham in Premier, con i Blues vincitori contro il Burnley con Diego Costa ancora a segno, mentre gli Spurs regolano facilmente il QPR con un sonoro 4-0. Senza vittoria anche stavolta lo United, fermato sull'1-1 dal Sunderland, nonostante la rete di Mata. Un ottimo Manchester City si è portato a casa il primo big match della stagione, nel Monday Night, con Jovetic mattatore che segna una doppietta al Liverpool.
In Germania colpaccio a sorpresa del Bayer Leverkusen che passano subito in vantaggio contro il Borussia Dortmund, "bucando" la squadra di Klopp dopo solo 7 secondi. Oltre il 90' Kiesling ha fissato il punteggio sul 2-0, con Immobile rimandato. Senza problemi invece il Bayern Monaco con Muller e Robben che hanno reso vana la rete di Olic, battendo 2-1 il Wolfsburg.
Torna a segnare Falcao e ritorna a sorridere anche il Monaco che vince la prima dopo un inizio orribile. In testa alla Ligue 1, a punteggio pieno dopo 3 giornate, c'è il Bordeaux di Diabate, arrivato già a quota 3, mentre il PSG si ferma per la seconda volta, pareggiando 0-0 sul campo dell'Evian.


Si sono conclusi gli europei sia per l'atletica che per il nuoto.
Nello sport a noi meno adatto, sia per le scarse strutture che possediamo, sia per le prestazioni degli ultimi anni che ci avevano visti poco competitivi, riusciamo a strappare dei buoni risultati.
Sono solo 3 le medaglie portate a casa da Zurigo, ma il sorriso di Meucci, quando taglia per primo il traguardo della maratona è qualcosa di speciale. Dopo il secondo e il terzo posto ottenuti nelle precedenti edizioni di Helsinki e Barcellona, nei 10000 metri, quest'anno è arrivata prima la delusione del 6^ posto sempre nella gara vinta dall'inglese Farah, poi il trionfo nella corsa più lunga della competizione.
Al femminile anche Valerio Straneo è andata vicino all'impresa, ma dopo essere stata vicino alla francese Dounay fino ai 3 km dall'arrivo, ha ceduto allo scatto finale della transalpina e si è dovuta accontentare della piazza d'onore.

L'altra medaglia d'oro di questi giochi è arrivata da Libania Grenot. La ragazza di origine cubana, che

gareggia per il tricolore dal 2008 in seguito al matrimonio con un italiano, ha sbaragliato la concorrenza correndo i 400 metri in 51'10". Altri piazzamenti li abbiamo avuti nelle corse lunghe come la 20 kilometri femminile, nel peso con Chiara Rosa fermatasi al 5^ posto, stessa posizione per la Pedroso nei 400 metri ostacoli, la Del Buono nei 1500 metri e soprattutto Diego Marani nei 200 metri, con un 20'43" molto vicino al suo personale di 20'36". Davanti a lui non c'è l'ha fatta Lemaitre che ha dovuto gettare la spugna con il britannico Gemili, ripetendo il secondo posto ottenuto anche nei 100, sempre dietro ad un inglese, il velocista Dasaolu. Peccato per la 4x100 in cui gli azzurri guidati proprio da Marani, se la sono giocati spalla a spalla con i francesi per il terzo posto, prima di essere squalificati per cambio irregolare. Tanta Gran Bretagna e Francia nel medagliere finale, con la Russia a una sola medaglia di distanza da queste due nazioni, ma con ben 13 bronzi.

Molto meglio per i colori azzurri i campionati europei svoltisi a Berlino, con l'acqua protagonista. Tante conferme ma anche sorprese nei trionfi azzurri, protagonisti in tutte le discipline. qui il resoconto completo della manifestazione.

Per arrivare agli europei di basket, invece, bisogna ancora passare dalle qualificazioni, fase in cui è ancora incastrata la nostra Italia, che vedeva vicina i gironi finali dopo la netta vittoria sulla Svizzera, ma è dovuta tornare sulla terra nell'avvincente gara giocata a Cagliari contro la Russia. Partita sempre punto a punto, con Datome, Aradori, Gentile e Cousin ancora protagonisti, ma stavolta l'epilogo è stato diverso, con i sovietici che sono riusciti nel finale a spuntarla per 72-68.
Basterebbe vincere il ritorno contro la Svizzera per passare al turno successivo, ma sarebbe stato meglio non complicare le cose.


E' terminato anche il World Grand Prix di volley con la decima vittoria, seconda consecutiva, in 22 edizioni, per il Brasile, con le ragazze guidate da Guimaraes che si sono aggiudicate il trofeo battendo il Giappone nella sfida per il titolo.
Solo un decimo posto invece per la squadra di Diouf, Piccinini e le altre azzurre, che con le sconfitte contro Turchia e Russia, non sono riuscite nemmeno ad entrare nella Final Six di Tokyo.

Un altro trofeo importante della stagione americana del golf è stato consegnato, ma stavolta non è finito nelle mani di McIlroy, che ha chiuso solo oltre la ventesima posizione. Il "The Barclays" se lo è aggiudicato un giocatore di casa, Hunter Mahan che vince il suo primo trofeo valido per la FedEx Cup, chiudendo con un
magnifico giro, davanti agli australiani Appleby e Jason Day, con Ernie Els tornato a grandi livelli in 5^ posizione e ancora uno scatenato Fowler tra i primi dieci, così come gli altri statunitensi Furyk e Kuchar. In Europa, nell'ultimo torneo prima dell'Italian Open che partirà questo giovedì, il gallese Jamie Donaldson continua a scalare posizioni nella classifica valida per la Race to Dubai, grazie alla vittoria in Repubblica Ceca, sul bellissimo campo nei pressi di Praga.

US Open cominciati per la compagnia del tennis, con tutti i big già in campo sul cemento di Flushing Meadows. Per adesso nessuna testa di serie si è fatta sorprendere con Raonic, Wawrinka e Murray da una
parte, e Radwanska, Halep e Petkovic dall'altra, già al secondo turno.
Nei tornei pre-Slam, trionfi di Rosol su Janowicz a Winston-Salem, e della Kvitova sulla Rybarikova, che a sua volta aveva fermato in semifinale la nostra Giorgi, a New Haven, in due delle più prestigiose università americane.

Infine sono tornati a far rumore i motori della Formula 1, con lo storico circuito di Spa in Belgio. Dopo le prove sotto la pioggia, è successo di tutto nella gara domenicale: Alonso che ha dovuto subire una penalità di 5 secondi sul pit-stop, a causa di una prolungata presenza dei meccanici prima del giro di riscaldamento; il contato Hamilton-Rosberg al 2^ giro, che ha causato la perdita di una parte dell'ala per il tedesco, e una ruota scoppiata per l'inglese, sempre più in rotta con il team; i tempi diversi tra compagni di squadra sia per le Red Bull che per le Williams.
Alla fine a trionfare è stato Ricciardo, che si è visto recuperare più di 20 secondi da Rosberg, ma gli è
bastato per chiudere davanti al pilota Mercedes; Bottas ancora sul podio, davanti ad un rinato Raikkonen. Poi Vettel, le due Mclaren e Alonso, che a fine gara recupera una posizione per la squalifica di Magnussen, che proprio con il ferrarista aveva compiuto un paio di infrazioni, tagliandogli la pista e mandandolo sull'erba in occasione del secondo tentativo di sorpasso (favorendo anche quello di Vettel ai danni dello spagnolo), tutto ciò a pochissimi giri dal termine.

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